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lunedì 11 febbraio 2013

PIETRO "QUO VADIS" IO NON HO "ABDICATO" DALLA MIA MISSIONE, MA HO PORTATO LA MIA CROCE SINO ALLA FINE...


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Eccoci qua, dopo aver dormito una notte ed aver digerito l'ultimo gesto del modernista Benedetto XVI, una piccola considerazione è doverosa:
Cosa ha lasciato in eredità uno dei fautori del disastro conciliare? Sicuramente una "Chiesa" più falsamente ecumenica, una Chiesa fautrice in maniera più radicale della "eretica e massonica libertà religiosa", una "Chiesa" ancor più collegiale secondo i dettami del pernicioso conciliabolo Vaticano II, una "Chiesa" che ha  posto la vera Messa Cattolica come forma straordinaria dandogli una collocazione inferiore rispetto al pernicioso Novus Ordo Missae, una "Chiesa" che approva la setta eretica e diabolica neocatecumenale, una "Chiesa" che ha reiterato lo scandalo di Assisi con le false religioni mondiali, ecc... (per "Chiesa" virgolettata si intende "Chiesa Conciliare" e non Chiesa Cattolica)
Sicuramente, in senso positivo, si riconosce in Ratzinger una carattere mite e una certa affabilità nei rapporti umani, ma noi crediamo che questa grave vicenda vada vista con uno sguardo di fede e non sentimentale. La chiesa Conciliare che oggi si è visibilmente insinuata nelle Sacre mura Vaticane non rappresenta assolutamente la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo e di questa contro-Chiesa, Ratzinger, è stato un buon amministratore arrivando al punto di mettere in atto una delle riforme Conciliari, come anche quelle sopra citate: "...Si tratta invece - come lo suggeriscono le parole stesse adoperate, ingravescentem aetatem - della volontà di applicare anche all'ufficio papale quanto già il Vaticano II (col decreto Christus Dominus) e Paolo VI (Motu proprio Ecclesiae Sanctae del 6 agosto 1966; Motu proprio Ingravescentem aetatem del 21 novembre 1970) avevano deciso per i Parroci, i Vescovi e i Cardinali (dimissioni al compimento dei 75 anni; esclusione dal Conclave al compimento degli ottant'anni per i Cardinali (dichiarazione della Mater Boni Consili)". 

C poco da dire, la Chiesa  Cattolica sta evidentemente passando una delle crisi più gravi da quando è stata fondata da Nostro Signore Gesù Cristo. Non si segue nemmeno più il Suo esempio: il Signore, di cui i Pontefici sono i Vicari, durante la Sua Passione è stato ridotto in brandelli e non aveva nemmeno più la forza di respirare, è stato inchiodato alla Croce e non aveva più la possibilità di muoversi liberamente, è stato pesantemente oltraggiato, assieme alla Madonna, sputacchiato, percosso, ma Lui non ha desistito dalla Sua missione di Redenzione per la salvezza delle anime ed è rimasto appeso alla croce sino alla fine, versando tutto il Suo Preziosissimo Sangue. Quante stanchezze ha vissuto il Redentore nel vedere quasi interamente il popolo ebraico rifiutarlo come un malfattore, ma non ha desistito. Quanta stanchezza ha avuto il Redentore nel vedersi tradito da uno dei Suoi Apostoli, ma non ha desistito. Quanta stanchezza ha sopportato il Redentore nel trasportare la Sua Croce sotto gli insulti e le battiture dei Deicidi e dei Romani miscredenti, ma non ha cessato di salire verso il monte Calvario dove avrebbe attuato la Redenzione del genere umano per quelli che l'avrebbero accettato e seguito. Quanta stanchezza ha vissuto il Redentore nel vedere la Sua Santa Madre insultata sotto la Sua amabilissima Croce, ma non ha desistito. 
La motivazione di vecchiaia e stanchezza non ci sembra un motivo sufficiente per lasciare il timone della Chiesa, il Signore non ha abbandonato, la presunta motivazione di complotti e minacce non è un motivo per abdicare, il Signore non ha abdicato.
" A questo infatti siete stati chiamati, poichè anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: [22]egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, [23]oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. [24]Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; [25]dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime". (1° lettera di San Pietro)
 
Chiaramente non ci uniamo ai ringraziamenti di Monsignor Fellay e la Sua cerchia di "accordisti", in quanto Monsignor Lefebvre ha sempre detto che le sanzioni dategli da "dei condannati", in quanto modernisti, non hanno nessun valore agli occhi di Dio, infine non ci uniamo ai ringraziamenti per aver messo la vera Messa Cattolica in forma straordinaria senza eliminare dalla faccia della terra la "nuova Messa" impiantata nella chiesa Cattolica, dal corrotto Paolo VI.
Infine guardando alla rosa dei candidati "papabili", che sono tutti modernisti, non vediamo niente di buono per il futuro immediato della Chiesa, difatti l'unica speranza è che lo Spirito Santo faccia eleggere qualcuno che sia esterno alla combriccola modernista, degli attuali Cardinali...
Pregheremo sicuramente il Signore affinché Ratzinger abbia la forza di comparire davanti a Dio per rendere conto di tutto quello che ha fatto come Pontefice della "Nuova Chiesa Conciliare"... 

4 commenti:

  1. ""PETRUS QUO VADIS""
    Signore, vado a cercare i nuovi Dodici Apostoli, per rimettere in piedi la Chiesa che mi hai consegnato, ormai ridotta sul baratro.
    Dammi il Tuo aiuto, allontanami da satana e lasciami per compagna di strada la Tua Madre SS.ma. Il compito e' arduo, ma con il tuo aiuto e quello della Vergine SS.ma sono sicuro di fare la Tua volonta' e quella del Padre Onnipotente. (quello che faccio non so' se e' per mia volonta' o perche' sono costretto, a Roma mi aspetta la Croce).

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  2. Per non avere lacrimucce di rimpianto:

    "Ma è un delirio monistico-panteistico che Ratzinger sposa a pieni voti. Ma è un capovolgimento della Fede cattolica:
    non Dio si è fatto uomo, ma l’uomo si è manifestato Dio in Gesù Cristo. Ora, questo dire e affermare di Ratzinger, ci conferma quanto scrisse in “Rapporto sulla Fede”, di non avere “nostalgie anacronistiche” che per un “irrimediabilmente passato”, ossia per la Fede cattolica lasciatatranquillamente alle spalle (pp. 14-15-29).
    Quindi, se Ratzinger non ama il progressismo di punta, non ama neppure la Tradizione cattolica? Lo dice Lui stesso:
    «é all’oggi della Chiesa che dobbiamo restare fedeli, non allo ieri e al domani» (cfr. “Rapporto sulla Fede”, p.29).
    Per questo, il vero cattolico che ha la vera Fede e ama la Chiesa di Cristo, non può stare con Ratzinger il presunto“restauratore”, che però conduce al totale ripudio della divina Rivelazione, e, quindi, all’apostasia. Le sue“opere” e i suoi “fatti”, lo stanno a dimostrare! " CHIESA VIVA febbraio 2013

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  3. http://www.chiesaviva.com/457%20mensile.pdf

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  4. la casa " generalizia " potrebbe contare fino a dieci prima di emettere i comunicati; non ne azzecca più uno!

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