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Conferenza rivelatrice di Monsignor Fellay

 

Fellay: il Papa in privato celebra la Messa tridentina! Ma i vescovi lo minacciano pesantemente.

Mons. Fellay, Superiore della Fraternità San Pio X, pochi giorni fa (il 9 luglio) ha tenuto un'interessantissima conferenza a Bahia (Brasile) nella quale ha riferito della situazione attuale nella Chiesa.

Ecco comunque alcuni dei punti salienti della conferenza. Il discorso inizia con un excursus generale sugli ultimi cinquant'anni, sul Concilio, sulla promessa che il card. Tisserant fece a Metz agli ortodossi russi che al Concilio non si sarebbe parlato del comunismo (accordo che fu reso pubblico già all'epoca dal quotidiano comunista francese); parla di Henri De Lubac, condannato negli anni Cinquanta e poi diventato esperto al Concilio e infine cardinale, e così via.

Riferisce quindi della situazione attuale: cita ad esempio quanto dichiarato dal Cancelliere della diocesi di Treviri (Germania): l'80% dei sacerdoti (dei sacerdoti!) non credono alla presenza reale. Cita anche la situazione disperata del clero europeo, che entra in estinzione accelerata: ci sono alcune diocesi in Francia, come quella di Langres, dove ogni prete deve mandare avanti più di 60 parrocchie in media. Quest'anno in Francia il numero di nuovi preti è inferiore al numero di diocesi. È sconcertante, ha aggiunto.

Negli Stati Uniti, il numero di religiosi è diminuito del 90%: dove prima erano in dieci, ne resta uno solo.

Poi mons. Fellay passa ad esaminare la posizione del Papa. Segnaliamo questa sua definizione su Benedetto CVI: "Il Papa è un uomo con la testa progressista, ma col cuore cattolico, amante della tradizione," ha detto.

Con riguardo agli ostacoli nella Santa sede, c'è resistenza del Papa a tirare le conclusioni finali dei risultati del Concilio. Il tentativo di salvarlo a tutti i costi si evidenzia quando lo stesso in qualche modo relativizza documenti come il Sillabo o la Quanta cura, che sarebbe magistero circoscritto al suo periodo – il XIX secolo.

Con tutto ciò, tutti i passi che il Papa compie in direzione della Fede immutabile, della Tradizione e della Messa tradizionale sono realizzati in un contesto di estrema resistenza, a partire da settori vaticani come la Segreteria di Stato.

Ad esempio, i trappisti di Mariawald, benché autorizzati dal Santo Padre per tornare alla disciplina tradizionale e al rito di San Pio V, non lo sapevano e non ottenevano risposta, perché la Segreteria di Stato aveva archiviato l'autorizzazione papale. Fu necessario per sbloccare la situazione che fosse fatta una nuova domanda e fosse consegnata direttamente nelle mani del Santo Padre da un prelato di fiducia, che si è sentito dire dal Papa che aveva già dato da tempo l'autorizzazione.

L'opposizione è forte anche negli episcopati in tutto il mondo, "i vescovi fanno la guerra alla Messa tradizionale", anche se ci sono alcuni vescovi e sacerdoti onesti. La Curia romana è anche popolata da prelati ben disposti e si celebrano più o meno 20 messe tradizionali al giorno nella Basilica di S. Pietro, in generale in momenti discreti, dai segretari e da altri chierici vicini al Papa.

Benedetto XVI (e anche il suo segretario) celebra la Messa tridentina in forma privata in alcune circostanze, ma senza che ciò sia reso in alcun modo pubblico. Questa reticenza si spiega considerando ad esempio che, in una conferenza in Italia con 28 sacerdoti diocesani, uno di loro ha riferito di aver sentito dire dal suo vescovo che, il giorno in cui il Papa celebrasse la Messa tradizionale in pubblico, lascerebbe la Chiesa. Ed era chiaro che quel vescovo non è solo. C'è un ricatto episcopale contro il Papa. [Se credete che stiamo esagerando le parole, in effetti incredibili, di mons. Fellay, ascoltate al minuto 58 e segg. Almeno sarà chiaro a tutti che non è per l'assenza della guardia nobile - come pur s'è letto - che il Papa non celebra la Messa di sempre]

Si prevede anche un aumento di persecuzione contro ogni e qualunque movimento di restaurazione nei prossimi anni e ciò coinciderà con l'uscita degli ultimi Vescovi co-partecipanti al Vaticano II, che tutto faranno per bloccare al massimo l'ondata di restaurazione che sempre più ha invaso la Chiesa.

Alla fine, in uno scenario drammatico, si avvererà la Speranza soprannaturale e la certezza che, attraverso la Santissima Vergine, Dio ricondurrà tutte le cose al loro posto.