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martedì 11 febbraio 2014

"IL LIBERALISMO E' UN PECCATO" di Don Félix Sardà y Salvany, (Capitolo 33°)...

Continuiamo la publicazione del  LIBRO "IL LIBERALISMO E' UN PECCATO" DI Don Félix Sardà y Salvany. 
«La parte dottrinale di cotesto libro, la quale riguarda il liberalismo, è eccellente, conforme ai documenti di Pio IX e di Leone XIII, e giudicata dalla Sacra Congregazione dell'Indice dottrina sana.» La Civiltà Cattolica, anno XXXIX, vol. IX della serie XIII, Roma 1888, pag. 346. 
 
 http://www.seldelaterre.fr/I-Grande-12040-le-liberalisme-est-un-peche-nouvelle-edition.net.jpg
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Cap. 33
I rimedi più efficaci e opportuni che conviene applicare alle popolazioni dominate da liberalismo

Noi ne indicheremo qualcuno :
1°) - l'organizzazione di tutti i cattolici che siano più o meno numerosi.
In ciascuna località, occorre che essi si conoscano, si vedano, si uniscano.
Non deve esserci oggi una città, una borgata cattolica, che non abbia il suo nocciolo di uomini d'azione.
Questa organizzazione attira gli indecisi, dal coraggio agli esitanti, fa da contrappeso all'influenza dell'opinione pubblica e rende ciascuno forte della forza di tutti i credenti. Voi non siete che una dozzina di uomini di cuore, non importa: fondate un'accademia della giovinezza cattolica, una consulta o perlomeno una confraternita. Metteteli subito in relazione col gruppo analogo della città vicina o della capitale. Serrate le vostre fila, associazione con associazione; formando con i vostri scudi la famosa testuggine dei legionari romani; così uniti, per quanto poco numerosi voi siate, voi porterete alta la bandiera di una dottrina sana, pura, intransigente, senza deviazioni né attenuazioni, senza patti né alleanze con il nemico. L'intransigenza coraggiosa offre un nobile spettacolo, simpatico e cavalleresco. È bello vedere un uomo battuto come una roccia dai flutti e dai venti restare in piedi, immobile, senza arretrare. È un buon esempio, un costante buon esempio !
Predicate con la vostra condotta, predicate. Con essa in qualsiasi luogo. Voi vedrete ben presto con quale facilità voi imporrete prima il rispetto, poi l'ammirazione e in seguito la simpatia. Non vi mancheranno i proseliti. Oh ! Se tutti buoni cattolici comprendessero il buon apostolato secolare che potrebbero così esercitare nelle loro rispettive città !
Uniti al parroco, attaccati come l'edera al muro parrocchiale, fermi come il suo vecchio campanile, essi potranno sfidare qualsiasi temporale e far fronte a qualsiasi tempesta;

2) i buoni giornali.
Scegliete tra i buoni giornali quello che è il migliore e che si adatta meglio ai bisogni all'intelligenza delle persone che vi circondano.
Leggetelo, ma non vi contentate di ciò, fatelo leggere, spiegatelo, commentatolo, che sia la vostra base di operazioni. Fatevi corrispondente della sua redazione; occupatevi di trovare degli abbonati e di indirizzargli le domande di abbonamento, facilitate ai poveri artigiani e dei coltivatori di questa operazione, la più noiosa di tutte per loro. Date questo giornale ai giovani che cominciano la loro carriera; fate apprezzamenti sulla sua forma letteraria, il suo stile accademico, la sua vivacità, le sue buone parole. E  cominceranno a gustare la salsa e finiranno per mangiare il pesce. È così che lavora l'empietà, così dobbiamo lavorare noi. Un buon giornale è una necessità in questo secolo. Lo dicano tutti quelli che vedono i suoi inconvenienti, questi non eguaglieranno mai i suoi vantaggi e i suoi benefici. Conviene inoltre favorire la circolazione di qualsiasi altro stampato con carattere analogo, tali gli opuscoli di circostanza, discorsi importanti, energiche lettere pastorali,etc. etc.

3) La scuola cattolica.
Dove il maestro ufficiale è buon cattolico e degno di fiducia, appoggiatelo con tutte le vostre forze; dove non lo è, sforzatevi con un linguaggio netto e franco di screditarlo.
Un tale uomo è il più grande flagello della località. È necessario che tutti conoscano come diavolo colui che è diavolo, al fine che non si affidi più a lui la cosa principale cioè l'educazione.
Quando accade questa disgrazia, che ci si sforzi di stabilire scuola contro scuola, bandiera contro bandiera; se c'è modo si chiamino i religiosi; se ciò è impossibile, che si incarichi di questa buona opera qualche laico sicuro. Che la scuola sia gratuita, e che essa si apra alle ore più comode per tutti, il mattino, il pomeriggio o la sera. Nei giorni di festa, che vi si attirino i bambini, con divertimenti e una buona accoglienza. E si dica loro chiaramente che l'altra scuola, quella del malvagio maestro, è la scuola di Satana.
Un celebre rivoluzionario, Danton, esclamava continuamente: "audacia! Ancora audacia!", Il nostro grido costante deve essere: "sincerità! Sincerità! Luce! Luce!".
Niente è più efficace per mettere in fuga queste larve dell'inferno che non possono sedurre se non con il favore dell'oscurità.
 

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