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martedì 3 dicembre 2013

"Dopo una tale scandalosa raffica di eresie (letteralmente «eruzione eretica» o «sfogo eretico» - orig. «heretical outburst») nessun Cattolico può più avere fede in questo signor Bergoglio come fosse il supremo Pastore delle loro anime".

Siamo contenti di questa presa di posizione, ma ci chiediamo il perchè, secondo don Kramer, i precedenti "pontefici" conciliari sarebbero legittimi quando ripetutamente in discorsi, in scritti ed in atti hanno promulgato le stesse eresie di Bergoglio, quindi la conclusione dovrebbe essere la medesima che il sacerdote ha concluso riguardo all'evidente eretico Bergoglio. Secondo, se ha delle fonti sul caso dell'abdicante modernista Ratzinger le renda note  affinchè la situazione sia più chiara per tutti...

Fonte: Radio Spada...

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Radio Spada recentemente ha intercettato e diffuso in esclusiva per l'Italia la considerazione di Sede Vacante pubblicata su Facebook e Twitter dal Rev. Paul Kramer, esperto di Fatima e autore del testo «La battaglia finale del Diavolo».  Secondo padre Kramer la Sede sarebbe in realtà usurpata da Bergoglio e la certezza di ciò - dice - viene dal fatto che nella «Evangelii Gaudium», al n° 247, Bergoglio avrebbe fatto «esplicita professione di eresia, direttamente opposta alla solenne definizione dogmatica di Papa Eugenio III e del Concilio Ecumenico di Firenze, e la dottrina detta dal supremo magistero di Papa Benedetto XIV in Ex Quo Primum, che ripetutamente ed esplicitamente cita la definizione di Firenze, in cui l'alleanza Mosaica è stata “revocata” ed “abrogata”».
Raffronto: «Evengelii Gaudium» n. 247: «Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata». Concilio di Firenze: «La sacrosanta Chiesa Romana … crede, professa ed insegna fermamente che la materia riguardante l’Antico Testamento, la Legge Mosaica, che si divide in cerimonie, riti sacri, sacrifici e sacramenti, poiché essi vennero stabiliti per significare qualcosa di non ancora avvenuto, anche se furono propri del culto divino di quel tempo, dopo la venuta di Nostro Signore, essi hanno CESSATO la loro funzione, e hanno avuto inizio i sacramenti del Nuovo Testamento». (D.S. 1348) ecc ...

BREVE INTRODUZIONE

Secondo lo scrittore di apologetica Carlo Di Pietro, uno degli editor di Radio Spada, la frattura dottrinale rilevata da padre Kramer in realtà sarebbe già presente in altri documenti di Magistero universale e ordinario a partire dal Concilio Vaticano II, come faceva presente anni fa già mons. de Casto Mayer in una lettera inviata a Paolo VI, ma anche recentemente mons. Brunero Gherardini, mons. Michel Guérard des Lauriers e tanti altri; il riferimento è alla «Nostra Aetate» del 28 ottobre 1965 e ad altri documenti, ma anche al raduno probabilmente pancristiano e alla preghiera irenista di Assisi '86 ss. (cf. Mortalium Animos). Riferisce il Di Pietro che in realtà «Nostra Aetate» si presenta come un documento «il cui insegnamento esprime la fede della Chiesa», come ribadito- dice- da Giovanni Paolo II il 12 marzo 1979 nel suo primo incontro con una delegazione di religione ebraica, dichiarazione poi confermata a Caracas il 25 gennaio 1985. Aggiunge che questo grave equivoco dottrinale si è creato sin da quando il Concilio Vaticano II ha definito «stirpe di Abramo» i contemporanei fedeli di religione ebraica, dimenticandosi della discendenza anche degli arabi per via di Ismaele, ma soprattutto- visibilmente stravolgendole- usando per insegnare universalmente alcune interpretazioni della Scrittura in maniera anti-tradizionale, quindi pare contro il dogma cattolico (cf. Provvidentissimus Deus, Satis Cognitum, Dei Filius, Professio Fidei Tridentina), poiché alla Chiesa «compete giudicare del senso genuino e dell'interpretazione delle sacre Scritture, né mai intendere e interpretare se non secondo l'unanime consenso dei padri», inoltre «mai si deve recedere da quel significato con il pretesto o con le apparenze di una più completa intelligenza».
Dagli studi pubblicati da Di Pietro, si apprende che nella corretta interpretazione tradizionale della Scrittura, così come la Chiesa ha sempre insegnato, l'antica Alleanza è «prossima a sparire» (cf. Mt 26,28; Mc 14,24; 2Cor 3,10; Eb 7,22; Eb 8), non solo, essa restò in vigore sino a poco dopo la morte di Cristo, fino alla prima divulgazione presso i giudei dell'epoca dei Vangeli. Abramo- ci ricorda- difatti era «cristiano in voto», credeva nel Cristo e da ciò deriva la «stirpe», dalla fede in Cristo (cf. Gv 8,56) e non da altro. Quanto dico, riferisce, è confermato da san Paolo: «Gesù Cristo è mediatore della nuova Alleanza affinché, avvenuta la sua morte per riscattare le trasgressioni commesse sotto la prima Alleanza, i chiamati ricevano l'eterna eredità, loro promessa» (Eb 9,15). Abramo è venerato ugualmente da ebrei, cristiani e mussulmani come «padre nella fede», tuttavia Gesù, in Giov. 8,33 e ss., ai Giudei che vantano la loro discendenza da Abramo oppone che non va intesa la «stirpe carnale» bensì quella spirituale nell’imitazione di Abramo, il proseguirne le opere nella sua fede; in Mat. 3,9 e Lc. 3,8 si legge di un Giovanni Battista che predica così ai Giudei: «Non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre»; in Gal. 3,28 ss. l’Apostolo Paolo dice «Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa». In Rm. 4,9 ss. si legge che la beatitudine non è concessa ai circoncisi in quanto tali, per presunta «stirpe» poiché «noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non certo dopo la circoncisione, ma prima. Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo hanno la circoncisione, ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione». Nella lettera di Giacomo 2,20 ss. si legge «Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio».
Lo studioso di Radio Spada e Agere Contra ricorda la dichiarazione rilanciata a suo tempo dal preparatissimo filosofo don C. Nitoglia in un noto «commento alla Nostra Aetate», frase attribuita all'ex rabbino capo di Roma Toaf: «Ebreo è un popolo che ha una religione. I due concetti sono inscindibili. L’identità ebraica è costituita soprattutto dall’appartenenza al popolo ebraico. Anche chi non è religioso è ebreo in quanto appartiene al popolo ebraico. La religione ebraica è solo per il popolo ebraico». Quindi in realtà sarebbero i Giudei che sembrano vantarsi di essere «stirpe di Abramo» ma è assolutamente fuori luogo- dice con il dovuto rispetto per ogni essere umano- che si avalli questa credenza poiché, come abbiamo visto, «non c’è stirpe di sangue e non c’è razza»; Abramo fu il più grande patriarca, uomo santo e di provata fede, e Cristo confermò la discendenza di Abramo in coloro i quali seguono la Verità, la Parola, scacciano il peccato e la menzogna e credono in Lui, si battezzano. Leggiamo il Battista: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile» (Lc. 3,16-17). Sappiamo dalla Chiesa che «in Gesù Cristo la benedizione di Abramo passa alle Genti» (Gal. 3,14), Gesù nel Vangelo dice ai farisei: «non dite: Abbiamo Abramo per padre» (Mt. 3,9; Lc. 3,8), «la discendenza, deriva dalla fede di Abramo» (Rm. 4,16), «quelli che hanno fede, son benedetti con Abramo che credette» (Gal. 3,9). Si può dire, conclude Di Pietro, senza paura di sbagliare, che la «stirpe di Abramo» è nel battezzato (anche di sanguein voto) ecco perché «Extra Ecclesiam nulla salus». L'Alleanza è con colui che è in comunione con la fede di Abramo ed i santi; come ci insegna San Pio X nel «Catechismo Maggiore», infatti, «Non appartengono alla comunione dei santi nell'altra vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori della vera Chiesa (Giudei n° 126, apostati n° 128, scismatici n° 129, eretici n° 127, infedeli n° 125, scomunicati n° 130)». E questa- dice, tanto per essere chiari- non è intolleranza ma è teologia, è fede.
Aggiunge Di Pietro che non è una questione di antisemitismo o di pregiudizio oppure di "fede alla Denzinger" e "neopelagianesimo autoreferenziale" (cf. Evangelii Gaudium, n° 94 - ps: al 93 cita de Lubac condannato dal Sant'Uffizio per Nouvelle Théologie), ci mancherebbe altro, ma è davvero una faccenda di verità (1Cor. 13,6) che va salvaguardata a tutti i costi (cf. 1Cor 12,3; 1Cor 16,22 Gl 1,8-9) e costi quel che costi (cf. Rm. 8,8; 1Tes. 2,4; 1Tes. 4,1). Giovanni Paolo II, per esempio, nel suo Catechismo insegnava e vincolava a credere che «l'Antico Testamento è una parte ineliminabile della Sacra Scrittura. I suoi libri sono divinamente ispirati e conservano un valore perenne [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 14] poiché l'Antica Alleanza non è mai stata revocata». Ora, se si riferiva ai testi del Vecchio Testamento, è ovvio che non sono stati revocati, altrimenti si diventerebbe «Marcionisti»; se invece il riferimento è a presunte alleanze con Giudaismo, Talmudismo, Chassidismo, ecc ... il senso dello scritto è il medesimo della «Evangelii Gaudium» ai n° 247 - 249. Chiaro no?- conclude- come può esserci Alleanza in atto in chi insegna a violare ostinatamente i primi Comandamenti, quelli che regolano il rapporto dell'uomo con Dio. La Scrittura è chiara: se non si crede nel vero Dio, ovvero nella Trinità, non c'è nessuna Alleanza e arrivano tremendi castighi, come nel caso del vitello d'oro (Es. 32-34), della ribellione contro Mosè (Num. 14,1-38), della ribellione di Core, Dathan e Abiram (Num. 16-17), episodi veracemente storici. Io non condivido la visione «profetica» di padre Kramer, inoltre ho dimostrato che anche Ratzinger sembra aver avuto in passato la medesima posizione di Bergoglio sull'argomento specifico, aggiunge Di Pietro, tuttavia l'ho intervistato volentieri insieme con l'amico avvocato Massimo Micaletti e con lo studioso di filosofia Gaetano Masciullo che in futuro dovrebbe approfondire l'intervista col padre e pubblicare uno studio sulla «Evangelii Gaudium». Praticamente se la Sede è vacante oggi, secondo me è vacante sin dal 25 dicembre 1961, quando il “papa buono” Roncalli, nel suo quarto anno di pontificato, promulgava la Costituzione apostolica di indizione del Concilio, la “Humanae Salutis” con probabili intenzioni di stravolgimento, o forse ancora prima, quando ci fu la probabile famosa e anti-canonica vicenda della doppia  fumata bianca nel 1958. Oppure, come meglio dicono altri, dal 7 dicembre del 1965 data della divulgazione della «Dignitatis Humanae» che conterrebbe un altro gravissimo errore dottrinale sotto forma di insegnamento della Chiesa docente; sembra davvero che il CV2 per accontentare il mondo stia frammentando e distruggendo il popolo di Dio in migliaia di piccoli gruppi nemici (modernisti, gallicani, rinnovati, riformati, spiritati, millenaristi, visionari, laicisti, neo-carismatici, cripto-pentecostali, catto-comunisti, neopelagiani, sedeplenisti, sedeprivazionisti, sedevacantisti, ecc ...), e qualcuno dovrebbe porvi rimedio urgentemente poiché la vera fede può essere salva solo in chi custodisce secondo Deposito (cf. 1Tm. 6,12; 2Tm. 4,7).

Intervista al Rev. Paul Kramer

1) Se la Sede è vacante, cosa dovrebbe fare secondo Lei un buon cristiano?

Risp. Secondo il mio giudizio la Sede non è occupata da Bergoglio, ma non è propriamente vacante. Secondo le informazione che io ho ricevuto, le dimissioni di papa Benedetto XVI sono state forzate, e quindi invalide. Benedetto XVI secondo me - ed in base alle informazioni che ho, ndr - è ancora papa;

2) In alcuni ambienti, si ritiene la Sede vacante già con Giovanni XXIII; perché per Lei la vacanza inizia ora?

Risp. In passato, altri Papi hanno espresso posizioni eretiche. Ciò di per sé non fa di nessuno un apostata. L'eresia materiale non porta alla scomunica «latae sententiae». Bergoglio ha ricevuto la formazione dei gesuiti per avere l'ordinazione sacerdotale. Egli sa molto bene che la Chiesa ha dichiarato la revoca dell'Alleanza con gli Ebrei, e sa che il Concilio Vaticano I ha dichiarato che queste proposizioni dogmatiche sono «irriformabili in sé»; tuttavia, egli ha espresso il suo spregio per gli infallibili pronunciamenti del supremo Magistero tramite l'esplicita violazione di un dogma espressamente pronunciato. Nessun altro Papa, per quanto ne sia a conoscenza, lo ha mai fatto prima;

3) Che relazioni avrà ora Lei con il Suo Vescovo?

Risp. Io sono pensionato. Non ho avuto mai nessun problema con mio Vescovo e neanche con qualsiasi altro superiore ecclesiastico;

4) Ritiene che le messe d'ora innanzi celebrate siano invalide, in quanto «una cum Bergoglio» che per Lei non è Papa?

Risp. Secondo il Concilio di Trento, «materia et forma sacramenti essentia efficitur». Le parole «una cum Bergoglio» - nel «te igitur», ndr - non toccano la materia o la forma, e quindi non ha nessun effetto sulla validità della Messa;

5) Come sarebbe possibile, per Lei, ripristinare la piena legittima giurisdizione nella Sede?

 

Risp. Prima di tutto, i fedeli cattolici ed il clero devono essere informati che Benedetto XVI è ancora papa, non Bergoglio. Dopo una tale scandalosa raffica di eresie (letteralmente «eruzione eretica» o «sfogo eretico» - orig. «heretical outburst») nessun Cattolico può più avere fede in questo signor Bergoglio come fosse il supremo Pastore delle loro anime. Deve essere costretto alle dimissioni. Se non vi si riuscisse, la Divina Provvidenza porterà la crisi ad una soluzione, cosicché possa essere eletto un degno successore di papa Benedetto XVI allorché egli (Bergoglio) lascerà questo mondo o deciderà liberamente di dimettersi, senza minacce o costrizioni di alcun tipo.

17 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con quanto scrive C.Di Pietro.
    Aggiungo che p.Kramer ha evidentemente aperto gli occhi ora poiche' Bergoglio costringe i veri cattolici ad aprirli, ma molti non hanno ancora rivisitato la storia recente delle encicliche recenti e della loro forza lacerante la fede cattolica..
    Mardunolbo

    RispondiElimina
  2. Questo signore a molti anni di ritardo.
    A poi, neppure sia sacerdote validamente ordinato.
    Si dovrebbe scrivere "padre" e non padre.

    In Christo Rege,
    Pelagius Asturiensis

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiedo scusa a Pelagius Asturiensis, avendo constatato ora che si tratta di un sito importante per i contenuti.
      Ceneri sulla mia zucca....
      Mardunolbo

      Elimina
  3. Oh,bella ! Dunque, "molti anni di ritardo" nel capire che i papi sono pseudo-papi ?
    Pero' ,anche che "neppure sia sacerdote validamente ordinato" ?

    E, allora ? Forse doveva farsi ordinare da un ordine "pelagiano" ?

    Certo che salta fuori di tutto da internet !
    "Giovannidi" che estrapolano frasi di Guerard des Lauriers per fargli dire che la sede non puo' essere vacante. ...che Don Ricossa non ammette la possibilita' di sede vacante,..adesso il Pelagius Asturiensis... Che nome interessante, tutto un programma.
    Belle le Asturie, dove si rifugio' uno degli ultimi duchi visigoti e dove combatte' la prima battaglia contro i musulmani che avevano invaso la Spagna.
    Mardunolbo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La critica-stupore potrebbe essere rivolta a lei stesso, visto la poca coerenza con quello che decide (ad es. basta polemiche o insulti gratuiti e immotivati propostosi nell'altro commento. , le ricorda nulla???)! La inviterei a stilare una lista di nickname da proporci, tra i quali scegliere, godendo del suo consenso e della sua benevolenza (speriamo!)!

      Le ricordo che sto ancora aspettando (con trepidazione, aggiungerei) qualche riferimento a sostegno di ciò che lei afferma con tanta sicurezza, addirittura accusando di malignità chi in onestà cerca di approfondire e studiare le questioni. Vorrei innanzitutto i passi relativi all'affermazione di sede vacante (e non privata) da parte di Mons. Guerard e di don Ricossa. E anche quelle riguardanti la confutazione filosofico-teologica alla tesi che definisce il sede privazionismo; altrimenti la distinzione tra materiale e formale che tanto è costata a Mons. Guerard dove troverebbe il suo motivo d'esistenza?

      Il sedevacantismo simpliciter è estraneo a questi autori che, infatti, non inneggiavano (e chi rimane oggi non inneggia) ad una nuova elezione.
      Inoltre diciamoci la verità: in un contesto come quello odierno in cui i cardinali elettori sono quelli che tutti noi conosciamo, come può essere possibile che venga eletto un papa del tutto estraneo al contesto modernista? L'intervento di Dio ormai è diventato necessario; è l'unico modo per risolvere la situazione.
      Inoltre chi è l'autorità che può dichiarare la sede vacante?
      Leggendo post, commenti, articoli, sembra che sia distribuita tra i frequentatori di questo sito e in maniera particolare risieda in colui che tutto giudica, attribuendo a chiunque una stupidità se non una malafede connaturale, che mi fa chiedere che concezione abbia della grazia e dell'efficacia dei Sacramenti (vero Mardunolbo?).

      Con la speranza di non leggere più commenti così bassi, amareggianti e svilenti, vi auguro di proseguire nello studio, nell'approfondimento e nel sano confronto, permettendo a Nostro Signore di aumentare in noi tutti la fede attraverso la grazia dei Sacramenti e la costanza della preghiera, ma anche di insegnarci ad essere virtuosi (fede, speranza e carità vanno di pari passo).
      Ilgu

      Elimina
  4. Ha un sapore strano constatare che un Papa e il papato diventi "eretico" "solo" perché pone la questione della legittimità della fede ebraica. Di più, (mi riferisco ai precedenti pontefici) definisce gli ebrei fratelli e amici. Fratello e amico è l'esatto contrario di nemico ed estraneo, tutti gli uomini per i cattolici sono fratelli e amici. I fratelli e gli amici si amano non si combattono nel proposito di annientarli e sconfiggerli.

    Ho l'immagine di alcuni adesivi apparsi negli ultimi giorni a Roma: Anna Frank con la maglia della Roma.

    Siamo cristiani o altro?

    RispondiElimina
  5. " la distinzione tra materiale e formale che tanto è costata a Mons. Guerard dove troverebbe il suo motivo d'esistenza?" Proprio cosi', egregio ! Mons Guerard ha passato la vita tribolata a tessere la sua tesi che e' l'unica valida attualmente. Onore a lui!
    Evidentemente i miei commenti mesi fa, settimane fa non sono stati letti o fraintesi.
    Oltre a tutto, essendo all'estero ,forse piu' lontano del presunto papa o ,per lei , papa a tutti gli effetti (faccia capire lei ) non posso riandare a spulciare i documenti letti per riprendere queste polemiche che ritengo veramente da cavillo.
    Nessuno di noi e' all'altezza di capire fino in fondo e non accetto che pseudo-teologi vengano a esporre la loro dottrina.
    Citare qualche pezzo senza il contesto fa capire roma x toma.
    Per ulteriore chiarimento desidero indicare che la dichiarazione di sede vacante e' implicita nei discorsi fatti da tutti quelli nominati ormai giorni fa.Chi conosce il latino capisce che la differenza non "sussiste".
    Le sottili disquisizioni tra sedeprivazionismo e sedevacantismo le lascio a quelli che desiderano fare i novelli teologi nel post-concilio,ma dell'anti-concilio.
    Il fatto e' che se si accetta un papa si' ed uno no , in relazione alle palesi eresie o meno palesi, ci avvolgiamo in disquisizioni che non hanno ne' frutto, ne' costrutto.
    Per finire , non intendo dimostrare nulla a nessuno. Non spetta a me, ne' spetta ad alcuno poiche' ognuno puo' leggersi i documenti che analizzano la situazione e trarne le dovute sintesi senza aspettare ne' che io od altri "emanino " le loro sentenze su quanto successe!
    I fatti sono evidenti gia' da loro e Guerard aveva proposto una TEORIA che non si era ancora appalesata come ora.
    Tutto il resto appartiene al Signore.
    Di certo c'e' solo i Novissimi, tra cui la Morte per ognuno di noi.
    Il resto sono beghe da palazzo o, quantomeno TEORIE per cercare di spiegare quanto succede.
    E, le teorie sono solo delle semplificazioni approssimative poiche' valgono per la vita terrena !
    O vorrebbe cavillare anche su questo ? Faccia pure, io non procedero' oltre.
    Da parte mia c'e' l'intento di seguire le informazioni fornite e commentarle, cercando di farlo in argomento e suggerendo qualcosa di utile. Spero sia cosi' per tutti i sedeprivazionisti, analisti etichettatori, sedevacantisti, e tutti gli ..isti che vogliono.
    Mardunolbo

    RispondiElimina
  6. @Anonimo che scrive: “tutti gli uomini per i cattolici sono fratelli e amici. I fratelli e gli amici si amano non si combattono nel proposito di annientarli e sconfiggerli”.

    Fatto salvo e ribadito il dovere di amare tutti (compresi persino i nemici, come ci comanda Gesù) e di non odiare nessuno, penso però che possiamo affermare che un conto è essere CREATURE UMANE, ovviamente create da Dio, nei cui cuori Egli ha messo comunque la Sua legge naturale; un conto è essere “figli NEL FIGLIO (DI DIO)” chiamati cioè ad accogliere nella fede la Rivelazione di Gesù e a seguirLo per poter avere la Vita Eterna.
    E, pertanto, SOLO in quanto figli del Padre comune, possiamo dichiararci, in senso propriamente stretto, FRATELLI TRA DI NOI. Infatti dopo il peccato originale non basta più essere stati CREATI da Dio per essere automaticamente “figli” e accedere alla Vita Eterna, ma OCCORRE ACCOGLIERE GESU’, il Logos fattosi carne per venire a liberarci dai nostri peccati e dal potere del diavolo cui l’umanità dopo il peccato originale era assoggettata, “patendo e sacrificando se stesso sulla Croce” (dal Catechismo della Dottrina Cristiana, detto di San Pio X).

    Si potrebbe dire che figli di Dio, pertanto, non si nasce, ma SI DIVENTA, e questo solo se, per l’appunto, si accoglie Gesù Cristo, e quindi se ALMENO, come minima condizione, si accetta di FARSI BATTEZZARE. Per quanto concerne invece i bambini, così recita il CCC al n.1250. “Poiché nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale, anche i bambini hanno bisogno della nuova nascita nel Battesimo per essere liberati dal potere delle tenebre e TRASFERITI NEL REGNO DELLA LIBERTA’ DEI FIGLI DI DIO, alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della GRAZIA DELLA SALVEZZA si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. La Chiesa e i genitori PRIVEREBBERO quindi il bambino della grazia inestimabile di DIVENTARE figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita”.

    Scrive CHIARAMENTE l’evangelista san Giovanni nel prologo del suo VANGELO:
    “A quanti però l'hanno accolto,
    ha dato potere di DIVENTARE figli di Dio:
    a quelli che credono nel suo nome,
    i quali non da sangue,
    né da volere di carne,
    né da volere di uomo,
    ma DA DIO SONO STATI GENERATI”.
    (Gv 1, 12-13)

    E questa CONDIZIONE MINIMA NECESSARIA per accogliere Cristo e per poter quindi “diventare Figli di Dio” (e quindi per la salvezza eterna), pur di per sé da sola non sufficiente (vedasi ad esempio gli eretici e gli scismatici, che si estromettono dalla Chiesa Cattolica, unico porto di salvezza perché UNICA VERA CHIESA fondata da Nostro Signore; oppure gli apostati), dicevo questa condizione minima che è il BATTESIMO, è il “fondamento di TUTTA la vita cristiana e la porta che apre l’accesso a tutti gli altri Sacramenti, mediante il quale siamo liberati dal peccato e, RIGENERATI COME FIGLI DI DIO, diventiamo membra di Cristo” (CCC n.1213):

    Infatti:
    “Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, SE UNO NON NASCE DA ACQUA E DA SPIRITO, NON PUO’ ENTRARE NEL REGNO DI DIO».
    (Gv 3, 5)
    (Dal Catechismo della Chiesa Cattolica, 1238 . “La Chiesa chiede a Dio che, per mezzo del suo Figlio, la potenza dello Spirito Santo discenda su quest'acqua [battesimale], in modo che quanti vi saranno battezzati NASCANO «DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO» (Gv 3,5).

    Gesù, d’altronde, riguardo la necessità di credere e di farsi battezzare per poter essere salvati è categorico:
    "E disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, MA CHI NON CREDERA’ SARA’ CONDANNATO" (Mc 16, 15-16)

    RispondiElimina
  7. segue dal post precedente...

    Dal CCC n.1219 La Chiesa ha visto nell'arca di Noè una PREFIGURAZIONE DELLA SALVEZZA PER MEZZO DEL BATTESIMO. Infatti, per mezzo di essa, « poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua » (1 Pt 3,20).

    […] 1222 Infine il Battesimo è prefigurato nella traversata del Giordano, grazie alla quale il popolo di Dio riceve il dono della terra promessa alla discendenza di Abramo, IMMAGINE DELLA VITA ETERNA. La promessa di questa beata eredità si compie nella Nuova Alleanza.

    Ma sappiamo che molti non Lo hanno accolto (e tutt’oggi continuano a non accoglierLo):

    - Venne fra la sua gente,
    MA I SUOI NON L’HANNO ACCOLTO.
    (Gv 1, 11)

    - “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e VOI NON AVETE VOLUTO!”
    (Mt 23,37)

    E a costoro Gesù dice:
    - “[…]perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. CHI NON ONORA IL FIGLIO, NON ONORA IL PADRE CHE LO HA MANDATO”.
    (Gv 5,23)

    - “CHI ODIA ME, ODIA ANCHE IL PADRE MIO. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio”.
    (Gv 15, 23-24)

    E San Giovanni apostolo ribadisce nella sua prima lettera:
    CHIUNQUE NEGA IL FIGLIO, NON POSSIEDE NEMMENO IL PADRE; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
    (1Gv 2,23)


    Infine, dal CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA (detto di San Pio X):

    124. Chi è fuori della comunione dei santi?
    E' fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl'infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

    125. Chi sono gl'infedeli?
    Gli infedeli sono I NON BATTEZZATI CHE NON CREDONO IN ALCUN MODO nel Salvatore promesso, cioè nel Messia o Cristo, come gl'idolatri e i maomettani.

    126. Chi sono gli ebrei?
    Gli ebrei sono i non battezzati che professano la legge di Mosè e non credono che Gesù è il Messia o Cristo promesso.

    127. Chi sono gli eretici?
    Gli eretici sono i battezzati che si ostinano a non credere qualche verità rivelata dà Dio e insegnata dalla Chiesa, per esempio, i protestanti.

    128. Chi sono gli apostati?
    Gli apostati sono i battezzati che rinnegano, con atto esterno, la fede cattolica già professata.

    129. Chi sono gli scismatici?
    Gli scismatici sono i battezzati che ricusano ostinatamente di sottostare ai legittimi Pastori, e perciò sono separati dalla Chiesa, anche se non neghino alcuna verità di fede.

    130. Chi sono gli scomunicati?
    Gli scomunicati sono i battezzati esclusi per colpe gravissime dalla comunione della Chiesa, affinchè non pervertano gli altri e siano puniti e corretti con questo estremo rimedio.

    131. E' grave danno esser fuori della Chiesa?
    ESSERE FUORI DALLA CHIESA E’ DANNO GRAVISSIMO, perché fuori non si hanno né i mezzi stabiliti né la guida sicura alla SALUTE ETERNA, la quale per l'uomo è l'unica cosa veramente necessaria.

    Nel CCC si legge:
    847 « Infatti, quelli che SENZA COLPA ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna ».

    848 « Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che SENZA LORO COLPA ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare » tutti gli uomini.

    Penso pssa concludere affermando che l’atto di MAGGIORE AMORE E DI MAGGIORE AMICIZIA che si possa fare verso una persona che non crede e quindi non accoglie Gesù Cristo, è quello di cercare di farglielo conoscere, evangelizzandolo al meglio che possiamo o indirizzandolo, per la sua salute eterna che, come afferma San Pio X nel suo Catechismo, “è per l’uomo l’unica cosa veramente necessaria”.

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    1. Ti ringrazio Iota Unum, di aver ricordato questi pezzi.
      Trovandomi in paese buddista, proprio in questo periodo mi stavo chiedendo con tristezza,la fine di questi che, pur avendo visto qualche rara chiesa, procedono tranquilli nella loro filosofia (il buddismo e' una filosofia di vita, piu' che una religione).
      Il Signore sa come convincerli o quale strada percorrono per la loro salvezza.
      Comunque , non appena possibile, agisco come il "buon" Bergoglio non ama...
      Facendo un po' di evangelizzazione. parlando del mio credo e pregando per queste anime ancora lontane dal cristianesimo, come ogni cattolico deve fare sia in patria sia fuori (anzi, specialmenter fuori dove il cristianesimo e' esigua minoranza. Pensiamo ai poveri cristiani in paesi islamici che dev ono essere prudentissimi nel non esporre croce o segno di croce, per non essere sottoposti a linciaggio od accusa di aver cercato di fare proselitismo (proprio quel che Bergoglio nega- strano, vero ?-
      Penso in particolare all'Arabia Saudita, stretta alleata degli Usa, dove la legge islamica e' applicata alla lettera, purtroppo per i cristiani !
      "Stretta alleata degli Usa" ...Gia', anche questo e' singolare, vero?
      Mardunolbo

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    2. @Mardunolbo che scrivi (e ti esprimo stima per le tue encomiabili intenzioni di evangelizzazione e per le parole di fraterna solidarietà verso i fratelli perseguitati...)

      "Comunque , non appena possibile, agisco come il "buon" Bergoglio non ama...
      Facendo un po' di evangelizzazione. parlando del mio credo e pregando per queste anime ancora lontane dal cristianesimo, come ogni cattolico deve fare sia in patria sia fuori (anzi, specialmenter fuori dove il cristianesimo e' esigua minoranza. Pensiamo ai poveri cristiani in paesi islamici che dev ono essere prudentissimi nel non esporre croce o segno di croce, per non essere sottoposti a linciaggio od accusa di aver cercato di fare PROSELITISMO "

      Perciò riporto:

      1)Papa GIOVANNI PAOLO II (dalla visita pastorale in Ucraina del giugno 2001)

      […]DESIDERO RASSICURARLI che non sono venuto qui con intenti di PROSELITISMO, ma per testimoniare Cristo insieme con tutti i cristiani di ogni Chiesa e Comunità ecclesiale e per invitare tutti i figli e le figlie di questa nobile Terra a volgere lo sguardo verso Colui che ha donato la sua vita per la salvezza del mondo.


      2) Papa BENEDETTO XVI:

      Dalla lettera enciclica "Deus catitas est":

      31 c) La carità, inoltre, non deve essere un mezzo in funzione di ciò che oggi viene indicato come PROSELITISMO. L'amore è gratuito; non viene esercitato per raggiungere altri scopi


      3) Papa FRANCESCO intervistato da Scalfari:

      “Il PROSELITISMO è una SOLENNE SCIOCCHEZZA"

      È l’amore per gli altri, come il nostro Signore l’ha predicato. NON E’ PROSELITISMO, è amore. Amore per il prossimo, lievito che serve al bene comune».

      Mi pare d’aver già detto prima che IL NOSTRO OBIETTIVO NON E’ IL PROSELITISMO ma l’ascolto dei bisogni, dei desideri, delle delusioni, della disperazione, della speranza"

      a seguire cosa faceva invece SAN FRANCESCO D'ASSISI...


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  8. Ecco come si comportava, a proposito di proselitismo, SAN FRANCESCO:

    -Da “San Francesco e il feroce saladino (racconto del dialogo tra san Francesco e il Sultano)”
    http://www.storialibera.it/il_sabato/il_sabato_view.php?id=377

    E predicò al Soldano il Dio uno e trino e il Salvatore di tutti, Gesù Cristo, con tanto coraggio, con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere luminosamente che si stava realizzando con piena verità la promessa del Vangelo: «Io vi darò un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri avversari potrà resistere o contraddire» (Lc 21,15).
    Anche il Soldano, infatti, vedendo l'ammirevole fervore di spirito e la virtù dell'uomo di Dio, lo ascoltò volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di lui. Ma il servo di Cristo, illuminato da un oracolo del cielo, gli disse: «Se, tu col tuo popolo, vuoi convertirti a Cristo, io resterò molto volentieri con voi. Se, invece, esiti ad abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo, dà ordine di accendere un fuoco il più grande possibile: io, con i tuoi sacerdoti, entrerò nel fuoco e così, almeno, potrai conoscere quale fede, a ragion veduta, si deve ritenere più certa e più santa». Ma il Soldano, a lui: «Non credo che qualcuno dei miei sacerdoti abbia voglia di esporsi al fuoco o di affrontare la tortura per difendere la sua fede» (egli si era visto, infatti, scomparire immediatamente sotto gli occhi, uno dei suoi sacerdoti, famoso e d'età avanzata, appena udite le parole della sfida).
    E il Santo a lui: «Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nel fuoco da solo. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se, invece, la potenza divina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, come il vero Dio e signore, salvatore di tutti» (1Cor 1,24; Gv 17,3 e 4,42).
    Ma il Soldano gli rispose che non osava accettare questa sfida, per timore di una sedizione popolare. Tuttavia gli offrì molti doni preziosi; ma l'uomo di Dio, avido non di cose mondane ma della salvezza delle anime, li disprezzò tutti come fango.
    Vedendo quanto perfettamente il Santo disprezzasse le cose del mondo, il Soldano ne fu ammirato e concepì verso di lui devozione ancora maggiore. E, benché non volesse passare alla fede cristiana, o forse non osasse, pure pregò devotamente il servo di Cristo di accettare quei doni per distribuirli ai cristiani poveri e alle chiese, a salvezza dell'anima sua. Ma il Santo, poiché voleva restare libero dal peso del denaro e poiché non vedeva nell'animo del Soldano la radice della vera pietà, non volle assolutamente accondiscendere.

    Vedendo, inoltre, che non faceva progressi nella conversione di quella gente e che non poteva realizzare il suo sogno, preammonito da una rivelazione divina, ritornò nei paesi cristiani"

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  9. "desidero rassicurarli che non sono venuto con intenti di proselitismo...." pseudo-papa Giovanpaolo II -il Baciacorano-
    Ma guarda , e allora che cavolo serviva andare in un paese gia' cristiano ?
    Forse non era ancora stato visto dal "papa" turista...

    "l'amore e' gratuito, non viene esercitato per raggiungere altri scopi..."pseudo-papa Benedetto XVI.
    Oh, bella ! Quando i missionari predicavano Cristo per cosa lo facevano? Per ingraziarsi le popolazioni dove avevano voluto andare a vivere per evitarsi il tran-tran di un pase cristiano ?

    "il nostro obiettivo non e' il proselitiso, ma l'ascolto dei bisogni...."
    pseudo -papa Francesco detto Attila della dottrina e tradizione.
    Non mi ricordavo che Gesu' entrava in ogni citta' chiedendo:
    "Portatemi storpi, ciechi e muti e li guarisco subito per mostrare la mia potenza!
    Portatemi delle monete e le moltiplichero' in modo da sfamare tutti quelli che me lo chiedono!
    Sono arrivato proprio per sfamare, distribuire ricchezze e togliere la poverta' dal mondo ! "
    Non trovo i pezzi di Vangelo inerente, ma deduco sia mia ignoranza, visto che il Bergoglio dimostra questi pezzi di un vangelo che lui conosce...
    Mardunolbo

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  10. Quindi, dalle dichiarazioni papali a quelle episcopali il passo è breve:

    India: "PERSEGUITATI? ATTENZIONE AL FALSO MARTIRIO E AL PROSELITISMO"

    Mons. Thomas Menamparampil, ARICIVESCOVO EMERITO di Guwahati, mette in guardia da alcuni "stili di missione" arroganti e imprudenti che accreditano una impressione negativa verso i cristiani

    Roma, 26 Novembre 2013 (Zenit.org)

    “Se siamo perseguitati a causa della nostra imprudenza, arroganza istituzionale, mancanza di inserimento culturale, non dobbiamo ritenerci martiri”. Sono dichiarazioni forti quelle riferite a Fides da mons. Thomas Menamparampil, Arcivescovo emerito di Guwahati (India), responsabile dell’Ufficio per l’Evangelizzazione nella Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC).

    Nella nota inviata all'agenzia, l’Arcivescovo fa riferimento al contesto indiano e ad altre aree dell’Asia dove i cristiani affrontano persecuzioni. “Senza dubbio può esserci opposizione - dice Menamparampil - ma non è contro Gesù o il suo messaggio, bensì contro l'impressione negativa sviluppata verso i cristiani, cioè verso quanti sono associati con il messaggio”.

    L’affermazione del presule – che recentemente ha ricevuto un Dottorato honoris causa in “Missiologia” dalla Pontificia Università Urbaniana a Roma – mette in discussione l’operato di comunità cristiane, spesso legate al Pentacostalismo ma anche a movimenti presenti nella Chiesa cattolica, che promuovono uno “STILE DI MISSIONE” SPESSO SCAMBIATO PER “PROSELITISMO”.

    "L’evangelizzazione è tutt’altro rispetto al proselitismo", afferma il presule, ricordando che ANCHE PAPA FRANCESCO LO HA DEFINITO “UNA SOLENNE SCIOCCHEZZA”.

    Tutto ciò non vuol dire “spegnere l’ardore missionario”, ma "condividere la Buona Novella con grande fiducia in se stessi”. Tuttavia, questo è possibile solo “attraverso la costruzione di buone relazioni e rimuovendo pregiudizi”. “Il messaggio cristiano – dice – può essere comunicato nel suo autentico significato solo se rivela il ‘volto umano’ di Cristo e fa proprio il suo profondo messaggio di misericordia e compassione verso il prossimo”.

    http://www.zenit.org/it/articles/india-perseguitati-attenzione-al-falso-martirio-e-al-proselitismo


    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    (Mc 16, 15-16)

    Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti
    (Mt 24,14)

    Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
    (Gv 3,18)

    E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo.
    (At 2,38)

    Dal Catechismo Maggiore di San Pio X – compendio

    131. E' grave danno esser fuori della Chiesa?
    Esser fuori della Chiesa è danno gravissimo, perchè fuori non si hanno nè i mezzi stabiliti nè la guida sicura alla salute eterna, la quale per l'uomo è l'unica cosa veramente necessaria.


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  11. Ha ragione il vescovo Menapampini ! (Ah, no, Menamparampil) Sono proprio degli scocciatori, qualche volta, i cristiani !
    Vergognosamente osano toccare le vacche sacre e dire che si possono ,mangiare piuttosto che morire di fame. Offendendo cosi' la suscettibilita' indu' verso il sacro.
    Come con i buddisti...
    I cristiani se entrano in un "tempio" buddista (come il sottoscritto, ripetute volte) non fanno inchini di testa e non accendono stecchi profumati per le divinita' , cosi' come non fanno cio' per gli spiriti degli antenati... Che vergogna !
    Cosa pretendono ? In paese indu' si seguono le usanze anche se cretine...
    In paese buddista si oorano le divinita' del Budda per non scandalizzare i fedeli...
    In paese shamanico si accetta il segno sciamanico cosi' come fece Woityla il viaggiatore, per non offendere lo shamano.
    In Papua Nuova-Guinea si assiste alla messa con le donne a seno nudo, poiche' cosi' vuole la loro tradizione(sempre Woityla...)
    Strano che non abbia mangiato un pezzetto di carne umana come si usava fino a pochi anni fa...ma solo un pezzettino, solo per assaggio !
    Via, e' un po' fare la comunione attuale.
    Magari l'ha mangiata, senza saperlo ! Era un'offerta prelibata per il gran capo della Chiesa universale...

    Poveri noi, l'esempio e' cominciato tanti anni fa con i "papi" con la kippa' in testa , poi e' proseguito anche con peggio.
    Ora vengono ad ammonire di non insistere troppo su certi argomenti (omosessualita', aborto e fecondaz. artificiale) ; tra questi non insistere e non fare "proselitismo".
    Per forza, se tutte le religione fanno papocchio unico, che serve insistere per convertire ?
    Non proseguono forse, ostinatamente, nella NON- conversione degli islamici, i bravi parroci europei ?
    Ora hanno pure degli "splendidi" esempi dall'alto !
    Mai che qualcuno abbia il dubbio che questa massiccia immigrazione sia organizzata per devastare l'Europa, cristiana ancora in parte.
    Mai che qualcuno abbia il dubbio che sia permesso cio' "Cola' dove si puote cio' che Si vuole" per dare una possibilita' al mondo cristiano di convertire e redimersi,, e salvarsi !
    Si sta facendo il contrario dell'annuncio evangelico, ma lo chiamano comunque evangelizzazione!
    Padre Matteo Ricci, in Cina, arrivo' in punta di piedi, ma la sua opera di divulgazione di scienze, arte, matematica, astronomia fu cosi' esplosiva che approfitto' per divulgare il cristianesimo raccogliendo a "man bassa" battesimi.
    Fu ricevuto alla corte imperiale ed onorato e rispettato tanto che il cristianesimo fu accettato e non perseguitato.
    Molti missionari ancora oggi sono cosi' , ma le gerarchie massonizzate o irresponsabili (come si vuole definirle) vorrebbero farli stare piu' calmi e prudenti ???
    Ma vadano a fare la calzetta !
    Mardunolbo

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  12. Vediamo adesso INVECE la storia della cara sorella Asia Bibi e preghiamo tanto per lei perchè si trova in carcere da più di quattro anni:

    Da www.tempi.it

    LA GRANDE TESTIMONIANZA DI ASIA BIBIA: “SE MI CONDANNATE PERCHE’ AMO DIO, SARO’ ORGOGLIOSA DI SACRIFICARMI”

    «Mi chiamo Asia Noreen Bibi. Scrivo agli uomini e alle donne di buo­na volontà dalla mia cella senza finestre, nel modulo di isolamento della prigione di Sheikhupura, in Pakistan, e non so se leggerete mai questa lettera. Sono rinchiusa qui dal giugno del 2009. Sono stata condannata a morte mediante impiccagione per blasfemia contro il profeta Maometto». Inizia così la lettera pubblicata da Avvenire e scritta da Asia Bibi, pakistana cattolica, madre di cinque figli, condannata per blasfemia per avere bevuto un bicchiere d’acqua raccolta da un pozzo di un musulmano e per questo accusata di avere “infettato” la fonte. DOPO AVERE RIFIUTATO avere rifiutato l’appellativo di infedele e L’IMPOSIZIONE DI CONVERTIRSI da parte di altre donne, Asia Bibi è stata accusata di avere insultato il profeta Maometto. In prigione dal 2009, Asia aspetta ancora una data per il processo di appello che, si spera, ribalterà la sentenza riconoscendo la falsità di quanto le è stato imputato.

    «ORGOGLIOSA DI SACRIFICARMI PER DIO». «Voglio soltanto tornare da[i miei figli], vedere il loro sorriso e riportare la serenità – prosegue Asia nella lettera – Stanno soffrendo a cau­sa mia, perché sanno che sono in prigione senza giustizia. E temono per la mia vita. Un giudice, l’onorevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nella mia cella e, dopo avermi condannata a una morte orribile, mi ha offerto la revoca della sentenza se mi fossi convertita all’islam. Io l’ho ringraziato di cuore per la sua proposta, ma gli ho risposto con tutta onestà che PREFERISCO MORIRE DA CRISTIANA PIUTTOSTO CHE USCIRE DAL CARCERE DA MUSULMANA.
    “Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto –. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui”».
    […]
    «Penso alla mia famiglia, lo faccio in ogni momento. Vivo con il ricordo di mio marito e dei miei figli e chiedo a Dio misericordioso che mi per­metta di tornare da loro. Amico o amica a cui scrivo, non so se questa lettera ti giungerà mai. Ma se accadrà, ricordati che ci sono persone nel mondo che sono perseguitate a causa della loro fede e – se puoi – prega il Signore per noi e scrivi al presidente del Pakistan per chiedergli che mi faccia ritornare dai miei familiari. Se leggi questa lettera, è perché Dio lo avrà reso possibile. Lui, che è buono e giusto, ti colmi con la sua Grazia».

    FONTE:http://www.tempi.it/la-grande-testimonianza-di-asia-bibi-se-mi-condannate-perche-amo-dio-saro-orgogliosa-di-sacrificarmi#.UqoOl_TuKRa

    Precedentemente, circa sei mesi prima, sempre lo scorso anno aveva dichiarato:
    da www.tempi.it

    «Soffro per le false accuse di blasfemia con cui mi hanno condannato» aggiunge. «Io non ho mai mancato di rispetto al profeta Maometto e non ho mai detto neanche una parola che potesse offendere la dignità dell’islam. Le accuse di blasfemia sono del tutto infondate».

    Asia Bibi si è poi rivolta a tutte le persone che nel mondo pregano per lei e per la sua famiglia: «Vi ringrazio e VI CHIEDO DI CONTINUARE [A PREGARE], perché ho bisogno delle vostre preghiere. Vi auguro un santo Natale e un nuovo anno pieno di pace».

    FONTE: http://www.tempi.it/asia-bibi-ancora-carcere-prego-chi-mi-accusa-senza-motivo#.UqoQWPTuKRY

    Da circa sei mesi poi la sorella Asia Bibi è stata trasferita Asia Bibi è stata trasferita dal carcere generale di Sheikhupura a quello femminile di Multan, distante sei ore di auto, quindi ancor più lontano dalla sua famiglia.

    E’ stato scritto anche UN LIBRO su questa vicenda dal titolo: BLASFEMA

    Qui i rimandi e la recensione:
    http://wwww.ansa.it/web/notizie/unlibroalgiorno/news/2011/06/20/visualizza_new.html_815596518.html

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  13. Veniamo ora al vero e proprio martirio di SHAHBAZ BHATTI, anche lui cattolico pakistano, ministro per le minoranze del Pakistan, unico cristiano del Governo pakistano, che si stava adoperando molto attivamente per Asia Bibbi. Fu ucciso da un commando il 2 marzo 2011.

    Ecco uno stralcio del suo testamento spirituale; poco prima di morire rilasciò una dichiarazione evidentemente profetica:

    «Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, insegnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno influenzato la mia infanzia.

    Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrificio, e nella crocifissione di Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse ad offrire i miei servizi alla Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico.

    Mi è stato richiesto di porre fine alla mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. VOGLIO SOLO UN POSTO AI PIEDI DI GESU’.
    VOGLIO CHE LA MIA VITA, IL MIO CARATTERE, LE MIE AZIONI PARLINO PER ME E DICANO CHE STO SEGUENDO GESU’ CRISTO. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora — in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan — Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita.
    Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese.

    Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Io dico che, finché avrò vita, fino al mio ultimo respiro, CONTINUERO’ A SERVIRE GESU’ e questa povera, sofferente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri.”

    Libro-intervista a Shahbaz Bhatti:

    - Cristiani in Pakistan. Nelle prove la speranza. (Intervista a Shahbaz Batti), Marcianum Press, Venezia 2008

    Due libri usciti su Shahbaz Bhatti dopo il suo assassinio:

    - SHAHBAZ BHATTI - Vita e martirio di un cristiano in Pakistan
    Di Roberto Pietrolucci – Roberto Zuccolini
    Paoline, 2012 (2^ Edizione) 176 pp.

    - MORTE DI UN BLASFEMO - Shahbaz Bhatti, un politico martire in Pakistan
    Di Francesca Milano
    (San Paolo Edizioni, collana Il pozzo - 2ª serie, 2012)
    144 p

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